Marco Amadori dice: “..è un sistema di messaggistica distribuito, che realizza un token digitale scarso, verificabile in maniera aperta, ordinato cronologicamente secondo principi di termodinamica che realizza lo shelling point di almeno due funzioni: della comunità di sviluppo open source e industriale” Bitcoin è denaro digitale, open source, utilizzabile via internet, anche con il proprio smartphone. I bitcoin non sono emessi da una Banca Centrale ma da una rete informatica globale a partecipazione aperta che verifica le transazioni in modo imparziale e ne garantisce la sicurezza. I bitcoin possono essere usati da persone, aziende e sistemi automatici senza limiti, a costi trasparenti, in tutto il mondo e online. Questo perché non rappresentano valore, ma essi stessi sono valore, proprio come un metallo prezioso: raro e utile, ma digitale. A differenza dell’Euro, i bitcoin non sono generati a debito ma in base a un lavoro (di sicurezza informatica) e sono il primo esempio di bene digitale puro. Bitcoin è nato come sistema di pagamento e come valuta digitale, internazionale e utilizzabile liberamente da chiunque, da persona a persona, senza l’ingerenza di banche o istituti finanziari e slegata dal debito.
La rete di pagamento Bitcoin funziona da gennaio 2009.